Addolcitori, valvole e bypass
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L’addolcitore: soluzione ideale contro il calcare
L’addolcitore abbatte la durezza dell’acqua, eliminando calcio e magnesio attraverso un processo cosiddetto di “scambio ionico”: l’acqua passa attraverso apposite resine che scambiano gli ioni positivi di calcio e magnesio con quelli di sodio.
L’uso degli addolcitori ha innumerevoli vantaggi:
- garantisce la durata nel tempo degli impianti, degli elettrodomestici, degli scaldabagni, in sintesi di tutto ciò che viene a contatto con l’acqua di casa;
- evita il sedimentarsi del calcio all’interno delle tubature, che con il tempo crea ostruzioni e diminuisce la portata dell’acqua;
- consente di ridurre i consumi di detersivi, sostanze abrasive, ma soprattutto di elettricità e gas. Infatti, le serpentine di riscaldamento incrostate consumano più elettricità per portare l’acqua alla temperatura desiderata. Ed è per questo motivo che il DM 26 giugno 2015 sul risparmio energetico prevede l’installazione di un addolcitore per i nuovi impianti di una potenza termica superiore a 100kw, se la durezza dell’acqua supera i 15°F. Questa norma vale per le nuove abitazioni, le ristrutturazioni o anche nel caso di una semplice sostituzione del generatore.
Come funziona l’addolcitore
Il sistema è composto da:
- una bombola contenente resina a scambio ionico, le cui dimensioni dipendono dalla portata necessaria e dai consumi giornalieri;
- un serbatoio per il contenimento del sale indispensabile per la periodica rigenerazione automatica delle resine;
- una valvola volumetrica e temporizzata che comanda tutti le fasi della rigenerazione.
Il processo di addolcimento avviene in quattro fasi:
- addolcimento
- controlavaggio
- rigenerazione con risciacquo lento
- lavaggio veloce
Tutte le operazioni sono automatizzate. L’unico intervento richiesto al proprietario è quello di riempire periodicamente con sale l’apposito contenitore.